Sono stati due giorni ricchi di emozioni quelli trascorsi con i partecipanti di #FacileHack, il primo hackathon organizzato da Facile.it.
Abbiamo visto impegno nella competizione, talenti diversi e complementari tra loro, passione per la tecnologia, serietà e molto caffè… momenti che vogliamo rivivere insieme a voi con questo video.
Objective-C vivrà ancora per molto. Nonostante Swift sia il nuovo punto di riferimento per lo sviluppo iOS e OS X, ci sono ragioni concrete per scegliere di continuare a sviluppare in Objective-C, almeno per un po':
progetti esistenti basati su Objective-C richiedono ancora mantenimento e probabile aggiunta di nuove funzionalità, e anche se è tecnicamente possibile mescolare i linguaggi, la cosa può risultare poco conveniente per via della natura molto dinamica di Objective-C;
Swift sta cambiando rapidamente, presenta ancora alcuni bug e problemi di performance, e il suo workflow manca ancora di alcune feature fondamentali per i professionisti, mentre Objective-C è un linguaggio maturo, con una community molto vivace;
alcuni possono preferire un linguaggio più dinamico, e il supporto di Apple su Objective-C è ancora forte;
Personalmente ho la tendenza a preferire linguaggi più statici, e un approccio type-first alla programmazione, ma di tanto in tanto mi piace lavorare in un ambiente più dinamico, quindi, sia per preferenza personale che per esigenze di business, non ho ancora messo Objective-C da parte. Ma dopo poche settimane di Swift, mi è mancata subito una delle sue funzionalità più potenti: gli Optionals.
Questo articolo si rivolge a chi ha già una conoscenza base di docker e del suo funzionamento e sta cercando come avanzare al passo successivo, usandolo quotidianamente in sviluppo e in produzione.
Avere un ambiente di sviluppo/test il più simile possibile a quello di produzione aiuta molto nel garantire un corretto funzionamento dopo il deploy.
In uno scenario tipico, lo sviluppatore ha installati sulla propria macchina locale tutti i servizi da cui dipende la sua applicazione, il che comporta quanto segue:
Questo articolo è la sintesi di un talk presentato al SymfonyDay 2015; potete trovare le slide qui.
I test e la loro durata
Sviluppare applicazioni scrivendo test e facendo Test Driven Development è un’ottima pratica, e dà parecchie soddisfazioni. Con l’andare del tempo, si fa crescere la suite di test del proprio progetto, cercando di aumentarne la copertura e l’efficacia e si scrivono nuovi test corrispondenti alle nuove funzionalità che vengono man mano sviluppate.
La protezione dei dati è uno dei problemi più sentiti e ricorrenti degli ultimi anni: che si tratti di informazioni private di utenti, o dell’azienda per cui lavoriamo, il problema è sempre lo stesso.
Come proteggere questi dati da eventuali malintenzionati che vorrebbero - e potrebbero(!!) - riuscire a entrarne in possesso ?
Prima di arrivare alla soluzione di questo problema però, è doveroso suddividere la casistica in almeno due rami. Nel mondo del web i dati possono essere “ottenuti” in due momenti differenti: 1) mentre transitano sulla rete sotto forma di pacchetti, oppure 2) successivamente al loro immagazzinamento (es. database o file) all’interno di uno o più server.
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